Allergie - articolo

L’allergia ai pollini (anche chiamata raffreddore da fieno o, meglio, rinite allergica) è una condizione molto diffusa che colpisce fino al 20% della popolazione. 

Si tratta di una reazione di difesa esagerata del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate erroneamente nocive.

L'errore avviene nella prima fase di confronto, cioè la sostanza estranea non solo viene riconosciuta come non compatibile con l'organismo, ma viene anche “ingigantita” per quanto riguarda la sua pericolosità. Ecco che allora il sistema immunitario da un lato memorizza l'agente estraneo e dall'altro costruisce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora si ripresentasse un nuovo contatto (processo di sensibilizzazione).

In relazione al bersaglio di queste sostanze avremo sintomatologie diverse; se il bersaglio è la pelle potremo avere orticaria o eczema, se sono i polmoni o i bronchi avremo asma, se infine sono le mucose avremo raffreddore da fieno.

In linea generale le più comuni allergie sono:

  1. polline d’alberi, comune in primavera;
  2. pollini di graminacee, comune nella tarda primavera e in estate;
  3. polline di erba, comune in estate e autunno;
  4. spore di funghi e muffe, che possono peggiorare durante i mesi caldi, o perenni
  5. acari
  6. allergeni animali quali la saliva del gatto e i residui della pelle
  7. scarafaggi
  8. spore di funghi in ambienti chiusi o all’aperto e le muffe.

La quantità di sole, pioggia e vento influisce moltissimo sulla quantità di polline presente nell’aria; nei giorni di pioggia il polline viene per esempio lavato via. Durante la stagione di fioritura di una determinata pianta questa rilascia grandi quantità di polline nell’aria, soprattutto nelle prime ore del mattino (dalle 5 alle 10 circa), ma con l’arrivo del caldo l’aria tende a salire e portare con sé gli allergeni, che scenderanno nuovamente verso le ore serali. La medicina convenzionale tratta le allergie cercando di sopprimere la risposta immunitaria attraverso l’uso di cortisonici, antistaminici e vaccini specifici che hanno lunghi tempi di azione e non sempre producono un’efficiente risposta.

Può venirci in aiuto la medicina naturale che ha azione di:

- prevenzione: somministrazione di intermedi immunologici omeopatizzati che controllano la risposta immunitaria;

- blocco degli antigeni: di qualsiasi tipo, con un’azione mirata sulle mucose bronchiali ed intestinali;

  • controllo della sintomatologia: a livello delle varie mucose che rappresentano il primo step dove avviene il contatto con l’antigene (naso, occhi, etc..).

Nella prevenzione, che deve durare circa 60-90 giorni, l'obiettivo base è il drenaggio, utile per detossificare l'organismo da tossine ambientali, farmacologiche, alimentari, vaccinali che portano ad un alto livello di ipersensibilità.

Infine circa il 70% dei pazienti che sviluppano allergia ai pollini può presentare sintomi allergici dopo l' ingestione di alimenti vegetali come frutta, verdura e spezie. In questo caso si parla di reazione crociata fra inalanti ed alimenti, dovuta alla presenza di allergeni cross-reattivi. Si può manifestare lieve prurito e gonfiore a labbra,lingua,palato e gola.

Per maggiori informazioni vi aspettiamo in farmacia Remotti!

 


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