Disturbi comportamentali dei nostri amici animali

Disturbi comportamentali dei nostri amici animali


Il cane, come l’uomo, è un animale sociale ed è così portato ad attuare comportamenti che favoriscano un’armoniosa vita di gruppo. Il gatto, al contrario, sceglie di vivere in società ma è più indipendente, questa sua caratteristica ci porta a definirlo un animale sociale "facoltativo".
I comportamenti sociali iniziano alla nascita e diventano sempre più complessi man mano che il cucciolo cresce, e una volta che gli animali hanno stabilito un ordine sociale tendono a mantenerlo per tutta la vita.

Tuttavia, a volte possono manifestarsi dei cambiamenti nell'atteggiamento nostro animale domestico.


Talvolta questi risultano in problemi comportamentali, ovvero tutti quegli atteggiamenti che possono causare reazioni eccessive o non consone, risultare in lesioni o patologie nell'animale stesso e attuare atteggiamenti problematici o pericolosi per l'ambiente e chi vi abita.


In questi casi dobbiamo sempre andare a considerare non solo una possibile concomitanza con una patologia organica, ma anche il comportamento del nostro amico a 4 zampe nella sua interezza, studiandone e gestendone atteggiamenti, emozioni, cognizioni, percezioni ed interazioni con gli altri e con l'ambiente.



Come possiamo riconoscere l'ansia nei nostri animali?


Prima di tutto, l'ansia è uno stato emozionale modificato, caratterizzato da reazioni eccessive, comportamenti non consoni, timori esagerati ed addirittura aggressività.


Si possono stabilire 3 livelli di ansia:


  1. Attacco di panico. Si manifesta con tachicardia, tremori, agitazione, respiro affannoso, vomito e continui sbadigli (perché l'animale in stato di stress fa fatica a digerire, e lo manifesta così).
  2. Comportamenti alternati. Totale remissione che muta rapidamente in forte eccitamento. Si manifestano comportamenti portati all'esasperazione, come iper leccamento e iper grattamento, fino ad auto-mutilazioni soprattutto sugli arti quando l'animale mordicchia e gratta fino ad arrivare a strapparsi il pelo ed irritare la cute.
  3. Depressione e apatia, spesso associate ad un sonno leggero nel quale l'animale, se stimolato, può risultare molto aggressivo. È uno stato super tensione, nel quale tende ad isolarsi e non rispondere agli stimoli e, se cercato, tende a reagire ringhiando o soffiando. Vocalizza il suo disagio, assume comportamenti dannosi per sé, per l'ambiente e per coloro che lo circondano.



Sintomo comune ad ogni tipo di ansia è la diarrea da stress, perché l'intestino è il primo organo che si attiva in stato di nervosismo. Le feci sono facilmente riconoscibili: la prima parte è compatta e poi tendono a diventare più morbide.

Ci sono molti prodotti che reintegrano la flora intestinale, e altri che vanno invece a ricostruire le pareti dell'intestino per favorire una maggiore compattezza delle feci e un migliore equilibrio intestinale.



Quali sono le più comuni problematiche di ansia?


Una delle patologie comportamentali più diffuse è l'ansia da separazione, più frequente nei cani ma presente anche nei gatti.

Inizia quando l'animale percepisce l’imminente uscita di casa del padrone, attraverso il riconoscimento di piccoli rituali quotidiani che noi effettuiamo ogni volta prima di uscire (come prendere le chiavi di casa, indossare la giacca, infilarsi le scarpe...) ed ha il picco massimo tra 30 minuti e 1 ora dall’uscita del proprietario.

Questo atteggiamento può essere dovuto a vari fattori, come esperienze traumatiche pregresse, cambio di casa, lunghe assenze del padrone, e può causare comportamenti negativi e distruttivi verso l'ambiente (come vocalizzare la sua ansia con ululati e miagolii, mordere e graffiare i mobili di casa, attuare auto-mutilazioni su sè stesso leccandosi e mordendosi soprattutto le zampe...).

In questi casi si può spezzare le abitudini e gli "interruttori" dell'ansia dell'animale (prendere le chiavi di casa ma tornare a sedersi, infilare la giacca e andare a leggere un libro sul divano, mettere le scarpe e guardare la televisione), aspettando che l'animale sia tranquillo prima di uscire di casa e fornendogli al contempo delle distrazioni, come giochi o cibo, che possano tenerlo occupato nel mentre che usciamo e durante la nostra assenza e supportando il suo equilibrio emotivo con dei rimedi naturali.




Un'altra patologia comportamentale molto comune sono le fobie: rumori molti forti, temporali, fuochi d'artificio, macchine per strada, suono del clacson. Essi causano una reazione esagerata rispetto allo stimolo che la provoca, come irrigidimento, fuga, combattimento o agitazione, coda bassa e ripiegata sotto il ventre, orecchie portate indietro sul cranio, pelo ritto, respiro affannoso.


Nel trattamento di entrambe queste situazioni, oltre ad una terapia comportamentale, ci viene sicuramente incontro la medicina naturale.

Con l'utilizzo di tinture madri a base di valeriana, biancospino e passiflora, possiamo favorire uno stato di rilassamento nel nostro amico a 4 zampe.

Sono molto utili i fiori di Bach, estratti naturali di fiori che hanno un effetto incisivo e rapido per supportare e ripristinare il benessere emotivo dei nostri animali. A seconda della situazione si possono utilizzare concentrati direttamente su premietti e pappine, oppure per pelosi più restii basta qualche goccia sulla zampina.


E in caso di animali anziani?


Negli animali anziani, è innanzitutto importante considerare che con l'età i nostri amici a 4 zampe diventano più fragili e quindi più facilmente soggetti allo stress e all'ansia.


Vi sono due livelli di ansia:


  1. Confusione, isolamento sociale e polifagia (ovvero la necessità di mangiare in continuazione). In questo caso è importante agire sull'ambiente e sull'animale, coinvolgendolo e reintegrandolo nella famiglia nonostante cerchi di isolarsi. Bisogna aumentare le coccole, dargli più attenzioni, rendere le passeggiate più frequenti ma allo stesso tempo più brevi e in luoghi a lui più familiari e agevoli per non affaticarlo ulteriormente.

  2. Depressione, apatia, mancanza di risposta agli stimoli o risposte eccessive. A questo punto occorre agire a livello epatico e cerebrale, supportandolo anche con la medicina naturale, come i fiori di Bach, e con degli integratori. Un animale anziano infatti può essere sotto terapie farmacologiche o avere un'alimentazione scorretta per la sua età e stile di vita, e il primo organo che ne risente è il fegato: non riuscendo a smaltire le tossine, esse colpiscono il sistema nervoso e causano deficit cognitivi.




È fondamentale ricordarsi che un animale in stato di ansia e soprattutto depressione, a maggior ragione se anziano e quindi in stato di carenza cognitiva importante, è particolarmente fragile e bisognoso di affetto e attenzioni speciali. Nonostante alcuni comportamenti possano rivelarsi fastidiosi o addirittura nocivi, occorre supportare il nostro amici a 4 zampe e stargli vicino, senza mai sgridarlo né diventare a nostra volta aggressivi, premiando invece i comportamenti positivi e sostenendolo con rimedi specifici per le sue problematiche.


Insomma, facciamo di tutto e di più per aiutare i nostri piccoli amici!






Se anche voi come noi amate gli animali e desiderate mantenerli felici, sereni e in salute, alle prime avvisaglie di comportamenti anomali non aspettate, passate in farmacia Remotti e troveremo insieme una soluzione adatta!

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