Stop ai pidocchi


Stop ai pidocchi


Scuola, asilo ecc.. sono ricominciati! È noto a tutti i genitori quanto questo momento sia molto importante e particolare per i nostri bambini: il distacco da casa, la nostalgia dei genitori, nuovi compagni, grandi responsabilità e nuove regole. A tutto questo purtroppo può aggiungersi l’assalto degli ormai temuti pidocchi.

Come in ogni battaglia che si rispetti, per difendere i nostri bambini innanzitutto è bene conoscere meglio il nostro “nemico”. Pidocchio è il nome comune degli Insetti Anopluri, esserini ematofagi (che si nutrono di sangue) . Di nostro interesse è il Pediculus humanus capitis , di colore scuro, che attacca le sue uova ( lendini ) ai capelli ed è visibile ad occhio nudo, lungo 1-3 millimetri circa. Le uova o lendini invece sono di colorito giallo-grigio opaco, a forma di goccia e grandi circa un millimetro. Non si staccano facilmente dal capello e non sono perciò da confondersi con la comune forfora.

Ora ci chiediamo, dove li scoviamo sulla testolina dei nostri bimbi?

Si localizzano nella zona della nuca e dietro le orecchie. Nel caso in cui si sospetti che il nostro piccolo sia stato infestato non ci rimane che fare la caccia al tesoro sul capo del suddetto, ricordandosi però che il nostro nemico è velocissimo e furbo. Sarà più facile quindi scovare lendini che pidocchi veri e propri.

  

Un'altra domanda sorge spontanea: come è che mio figlio è stato contagiato? Questi animaletti sono privi di ali e incapaci di saltare, quindi riescono a spostarsi solo con un contatto diretto testa-testa o testa-ambiente infetto, della durata di almeno qualche secondo. Riassumendo quindi, il contagio può avvenire per via diretta (da testa a testa) o in via indiretta (scambio di pettini, sciarpe, cappelli, casco).

L'infestazione è più comune nei bambini tra i 3 e i 12 anni e le bambine sono leggermente più esposte non per la lunghezza dei capelli, bensì per il tipo di gioco che predilige il contatto più diretto e lo scambio di oggetti personali. Legare i capelli può essere utile, ma non risolutivo.

Per quanto l’idea sfiori un po’ tutti e possa anche apparire geniale, nuotare in mare o in piscina non produce né una maggiore trasmissione (il pidocchio perso in acqua non riesce ad attaccarsi ad un altro soggetto) né una disinfestazione. L'acqua infatti non stacca le uova, né fa annegare i pidocchi che vivono anche 4 ore immersi in acqua.

Come si diceva il nostro nemico è molto scaltro..

Il sintomo della pediculosi è il prurito, dovuto per reazione agli enzimi della saliva del pidocchio. Tale reazione non è immediata e quindi quando si manifesta il prurito, l'infestazione è già avvenuta e può essere già stata trasmessa ad un altro individuo. Ci sono però delle volte in cui può essere asintomatica. Inoltre dal capo dei bimbi i pidocchi saltellano su cuscini, pupazzi, copertine, divani abiti ecc.

Per quanto alle madri verrebbe voglia di dare fuoco alla casa, state tranquille! Il lavaggio a secco o a temperature superiori a 60° gradi per alcuni minuti è sufficiente ad uccidere parassiti e uova. Attenzione a passare aspirapolvere o usare apparecchi a vapore, metodi efficaci per rimuovere pidocchi e uova caduti, che comunque lontani   dall'”ospite”non vivono per più di 2 giorni.

Il pidocchio del capello infesta solo i capelli umani e non è trasmissibile agli animali. E così vale per le specie ospitate dagli animali che non possono infestare l'uomo.

Ora però veniamo al dunque…cosa facciamo in caso di pediculosi?

Per il trattamento si utilizzano prodotti specifici come shampoo, mousse e lozioni. Tali prodotti agiscono principalmente per soffocamento e sono totalmente innocui per la cute ed i capelli dei bambini. A volte il trattamento va ripetuto ancora una volta la settimana successiva, per evitare che una lendine sfuggita possa rimettere su famiglia.

Se volete un metodo casalingo potete preparare una soluzione per metà acqua e metà aceto, utile per rimuovere assieme al pettinino a denti fitti le uova. L'aceto di fatti scioglie la chitina, ovvero la sostanza simile alla “colla” con cui le uova si attaccano ai capelli.

Tali rimedi sono utilissimi nel momento in cui l’infestazione è già conclamata, ovvero quando vostro figlio ha già i pidocchi. Non offrono purtroppo alcuna protezione futura e per quanto ci spererete se la creatura entra in contatto con un altro bambino infetto tutto ricomincerà daccapo.

Non disperatevi, in realtà abbiamo nuove armi con cui difenderci. Esistono dei prodotti preventivi, con particolari composizioni che permettono di rendere la testa del vostro bimbo un ambiente non gradito ai pidocchi che questi semplicemente non si attaccano.

Ne esistono ormai un certo numero e per i genitori non è facile scegliere quello più adatto al proprio bambino.

Per questo alla Farmacia Remotti troverete un valido ed esperto aiuto.

Venite a trovarci ed insieme sconfiggeremo finalmente la battaglia contro i pidocchi!


Share by: